Fotografi

COVID? Un enorme setaccio. Quali erano i tuoi margini?

 Marzo 18, 2020

By  Mauro Aluffi

COVID e fotografi. Un enorme setaccio.

Caro lettore, questo post viene scritto oggi, 18 marzo 2020, in piena quarantena da Coronavirus, un periodo strano durante il quale tutti ci si affanna a trovare qualcosa da fare dopo aver terminato quelli che sembravano migliaia di lavori arretrati.

Personalmente ho passato questi primi 10 giorni circa (non ricordo nemmeno quando tutto questo sia iniziato) a farmi semplicemente i fatti miei. Ho preso questo STOP forzato come momento rigenerante per me stesso lavorando pochissimo e godendomi lo stretto contatto con mio figlio, un regalo che ricorderò di questo COVID che sta facendo e farà così male ai fotografi di famiglia in Italia. Anzi a tutti i fotografi italiani.

Ho fatto finta finora di essermene semplicemente andato in vacanza e devo essere sincero mi sta facendo bene.
Non ho corso come tanti nel tentativo di riempire qualche vuoto, sto semplicemente riempiendo i miei come padre, marito e compagno, elementi che stanno alla base del mio essere persona prima che fotografo e insegnante.

Ciò detto, piano piano questo momento sta finendo, me ne sono accorto ieri quando parlando con una studentessa ho avuto un pensiero relativo al mondo del business. E' stato il primo da qualche giorno perché come ho detto ho staccato la spina ma proprio per questo è arrivato dritto dritto al cervello, con una chiarezza incredibile.

Alza i prezzi! Alza i prezzi! Alza i prezzi!

Come sapete, uno dei mantra di chi ha la pretesa di insegnare qualcosa agli altri in termini di "marketing" è quello di alzare i prezzi.

E' la frase più semplice da dire, il classico "fa fine e non impegna". La frase che non può assolutamente mancare nel repertorio di un'insegnante. In pratica se non lo dici sei uno sfigato.
Un'operazione di questo tipo è tutt'altro che semplice, si fa presto a dire "alza i prezzi" ma farlo è come togliere le rotelle ala bici. Ho scritto un articolo apposta su questo argomento, leggilo perché è davvero molto interessante.

A discapito della banalità della frase, tuttavia, è proprio così che vanno le cose. E il COVID ce lo dimostrerà brutalmente.

Lo sta già facendo in realtà, perché chi ha prezzi da fame e margini irrisori/inesistenti sta già pensando di chiudere. Tre settimane per distruggere un'attività da fotografo in cui si è speso anni a studiare tecnica e nemmeno uno gestione finanziaria. Tre settimane.

Sia chiaro, la situazione è seria per tutti, ma questo evento è un enorme setaccio in cui passeranno tutti quelli che non sono stati in grado di creare una struttura solida per la propria attività.
Quando scrivo "solida" intendo in grado di reggere colpi più forti dei un semplice alito di vento.

Avere margini alti non serve per potersi permettere vacanze in posti esotici, serve soprattutto per reggere agli imprevisti che - lasciamo stare il Coronavirus che come imprevisto è bello cicciotto - possono capitare tutti i giorni.

I margini bassi non sono solo un problema di sopravvivenza temporanea.

Ma i margini bassi non sono solo un problema di "fieno in cascina", che se ne hai poco puoi tirare avanti solo qualche settimana. Diventeranno un problema anche quando tutto questo finirà.

Perché indovinate un po' chi saranno i primi a tirare la cinghia e a privarsi di beni NON necessari come il nostro?
Esatto, proprio le persone basso spendenti per le quali i 10€ hanno sempre fatto e faranno ancor di più la differenza.
Quelle che NON sarebbero dovute essere parte del vostro fatturato e che invece in molti casi ne costituiscono una bella fetta. Ecco, quella fetta mancherà totalmente.

Mentre i benestanti continueranno bene o male a fare la vita di prima, le persone basso spendenti daranno una stretta gigantesca alla propria cinghia finendo, a cascata, per stringere anche la vostra.

Sarebbe bello in questo momento avere solo persone alto spendenti nel proprio parco clienti, e indovinate un po' cosa si sarebbe dovuto fare per circondarsi di persone come queste?

So che lo sai.

Anche tu hai un setaccio, lo sapevi?

Il costo tuoi servizi è il TUO setaccio con il quale separi il "buono" dal "cattivo". E mai come in questo momento avete necessità di clienti "buoni".

Solo che sapete cosa succederà nei prossimi mesi? Il più classico degli scenari, frotte di fotografi che abbasseranno i prezzi per "recuperare il più possibile".  Sia chiaro, non giudico nessuno, lo dico davvero.

E' un comportamento che comprendo benissimo, la prima cosa che viene in mente di fare è proprio quella di muovere la leva più vistosa per veder cambiare le cose. Quella del prezzo. Ogni respiro è ORO per chi sta affogando.

Ma, lasciamelo dire, si rivelerà la scelta peggiore perché accelererà la spirale verso il basso dove si distrugge il proprio brand, i propri conti e, in definitiva, la propria voglia di fare questo mestiere.
E tuttavia sarà giusto così.
Nel mondo professionale sopravvive il più bravo e il COVID non sarà nient'altro che l'enzima che ha accelerato un processo che in tempi normali avrebbe impiegato 5 anni a far capire a certe persone che il lavoro autonomo "non fa per lui".

I margini alti non servono perché si è avidi, servono per stare in piedi anche quando un macigno bastardo come questo ti vola addosso.

Chi è che scrive?


Sono un fotografo di famiglia da circa dieci anni, titolare di due studi fotografici in Piemonte.

Attraverso il blog METODO ALUFFI condivido la mia esperienza sul campo aiutando i fotografi imprenditori a sviluppare il proprio sistema di marketing, specifico per chi si occupa di fotografia per bambini.

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