Ieri sera ero all’Howard Gilman Opera House di Newyork, sono andato a vedere il concerto di Madonna in questo teatro bellissimo e storico.
Non ero mai stato ad un suo concerto e non sapevo cosa aspettarmi di preciso, ma non sono rimasto deluso a partire dalla fiumana di gente variegata e particolare che affolla i suoi concerti già di per sé uno spettacolo nello spettacolo.
E’ stato bellissimo, molto più di quanto mi aspettassi…alla veneranda età di 61 anni e con un ginocchio dolorante per una caduta due sere prima ha dato spettacolo come solo le icone storiche della musica mondiale sanno fare.
Ma non sono qui a parlarvi delle sue performance, ma di un fatto che mi ha colpito molto e che rispecchia in pieno ciò che penso quando si parla di autorità.
Durante eventi come questi, soprattutto in virtù del fatto che il teatro è un ambiente intimo e ristretto, la sicurezza all’entrata ti “sequestra” lo smartphone e lo chiude in una busta sigillata che tu non puoi aprire durante il concerto. Niente telefonate, niente video, e niente foto di conseguenza.
Devo ammettere che avere Madonna a pochi metri e non potergli nemmeno scattare una foto mi ha fatto girare un po’ le palle, ma ci si deve adattare e quindi è andato bene così.
Veniamo al sodo però…durante lo show, uno dei balletti prevedeva che i ballerini si scattassero dei selfie con macchine tipo Polaroid o Instax, quelle che ti stampano subito la foto.
Al termine della canzone Madonna, di fronte al pubblico ne prende una e, in ginocchio, si scatta un selfie.
Tira fuori la stampa e la sventola facendosi aria in mezzo alle gambe dicendo “Sorry but I have a hot Pussy” in perfetto stile Madonna.
Ciò detto la prima cosa che ho pensato è che avrebbe lanciato la foto sulla folla, scatenando il putiferio pur di aggiudicarsi un selfie di Madonna realizzato addirittura da lei stessa. E invece no.
Ha fatto invece una cosa diversa. L’ha messa all’asta.
Madonna non ha certo bisogno di soldi e infatti ha spiegato che il ricavato della vendita di quella fotografia sarebbe andato ai bambini poveri afrcani di un’associazione che sinceramente non ho capito quale fosse.
E’ iniziata quindi l’asta, in cui i partecipanti seduti nelle prime file cominciano a tirare fuori il portafoglio, desiderosi di comprare questa santissima fotografia.
“What’s that?” riferendosi al primo che allunga i soldi. “35 dollars? Are you joking?“
Un po’ poco in effetti, anche se venduta in nero. Il classico cliente che vuole cose fighe a costo basso.
Anche Madonna ha i suoi “bad customers“, vedete?
“What’s that?” rivolto ad un altro astante in preda ad una crisi di nervi resosi conto di parlare direttamente con Madonna.
“One hundred dollars!” grida l’uomo.
“Come here man” gli risponde lei.
“Look at me please. Look at my eyes.
“G-O A-W-A-Y B-I-T-C-H!”
Niente, troppo bassi ancora. La foto rimane in vendita.
Ed è a questo punto che, capito il posizionamento un tantino da leader di settore della Ciccone, gli astanti si adattano ed arriva il fan che butta sul piatto della bilancia tutto quanto ha in tasca in quel momento.
6900 dollari.
Li prende e li sparge sul palco, cento a cento, 50 a 50, 10 a 10 e li mostra tutti.
E’ a questo punto che Madonna si scioglie in un sorriso e dice: “Now here we are, Man. God bless you for your generosity”
Poi, prima di consegnare la foto la guarda e dice, “You know, I could do better, it’s a bit out of focus. Do you want it the same?”
“Yeeeeess” con occhi infuocati dice l’uomo che non riesce a credere di portarsi a casa un tale cimelio alla modica cifra di 6900 dollari.
6900 dollari per un selfie sfocato, capite ragazzi?
Riuscite a capire dove voglio arrivare? Dai cavolo che è semplice.
Come dico sempre in ogni post, in ogni video, in ogni corso, voi dovete essere ottimi professionisti e realizzare immagini stupende MA… queste contano poco se dietro non esiste la persona che le realizza.
Se questa non crea, attraverso il suo marketing, il desiderio di interagire con lei, se non riesce attraverso le sue azioni, tutte le sue azioni (che poi è il concetto di marketing spiegato con parole italiane) a creare il desiderio di avere fotografie scattate da LEI.
E’ questo il segreto ragazzi.
L’autorità, la vostra immagine, il vostro posizionamento nella mente dei vostri potenziali clienti, ciò che rappresentate per loro.
E’ ovvio che se sei considerato uno dei tanti hai un problema, e bello grosso. E c’è poco da scherzare, e poche cose da fare.
Non esistono azioni di marketing che facciano vendere chi nella testa del suo potenziale cliente non è nessuno.
Anzi una c’è in effetti, abbassare il prezzo. E’ questa la strategia di marketing con la quale vuoi andare in guerra? Ok, bene. “Is up to you“.
Se invece vuoi imparare a creare un BRAND solido e forte, se vuoi diventare il professionista che sognavi quando hai aperto partita iva, se sei stufo di sentirti dire “eh ma l’altro mi fa meno” allora hai una sola cosa da fare (magari eh?), iscriverti al corso METODO ALUFFI che partirà il 3 Ottobre, quindi tra pochissimo.
E’ il corso dove ti vengono spiegati passo passo, tutti i concetti, gli strumenti da usare e le strategie da attuare per uscire dalla guerra del prezzo.
Ci vuole tempo sappilo e il corso non è per tutti.
E’ un corso per chi ha le palle quadre e vuole davvero mettersi di buzzo buono lavorare sodo.
Se cerchi “le 5 app GRATIS per dare la svolta al tuo business” oppure ” i trucchi di Instagram per aumentare i follower” sei al livello di quelli che ricevono le mail “enlarge your penis” e io non ti voglio nel mio corso.
Perché non posso aiutarti, non posso portarti in sviluppo e non posso farti fare progressi.
Ho già avuto studenti così e mi hanno creato solo problemi quindi pensaci bene prima di affrontare un passo come questo, ok?